FUNGHI COLTIVATI

Commento dietetico

    Da un punto di vista nutritivo vi è poca differenza tra funghi coltivati e funghi selvatici.
Come per tutti gli ortaggi il maggior componente dei funghi è l'acqua (circa il 90 %) e, sebbene il contenuto in proteine sia maggiore rispetto alle più frequenti verdure che compaiono sulla nostra tavola, solo il 40-60 % dell'azoto presente nei funghi è di origine proteica. Questo comporta un ridotto assorbimento intestinale e di conseguenza un minor potere nutritivo legato alle proteine in essi contenute.
    La quota proteica disponibile, anche se ridotta, possiede un discreto valore biologico, simile a quello dei legumi, essendo ben rappresentati tutti gli amminoacidi essenziali. Infatti l'indice chimico dei funghi coltivati (vedi tabelle di composizione), il quale misura il valore biologico delle proteine presenti, è pari a 95, essendo 100 il massimo. Soltanto gli amminoacidi solforati ed il triptofano vi si trovano in quantità limitate.
    Come per i legumi la carenza di amminoacidi solforati può essere compensata dall'abbinamento con i cereali, quindi le classiche tagliatelle ai funghi risultano essere un buon connubio non soltanto gastronomico.
    Inoltre i funghi in generale hanno un discreto contenuto di vitamine del gruppo B e di oligominerali.
    I funghi coltivati, ad esempio, sono una buona fonte di Potassio e sono inoltre poveri di Sodio e questa caratteristica nutrizionale ne fa un cibo consigliato alle persone che soffrono di ipertensione.
A differenza degli altri vegetali i funghi prataioli sono una fonte abbastanza ricca in vitamina PP o Niacina, molto importante nella sintesi delle proteine e del colesterolo, che determina, attraverso altri componenti, vasodilatazione e abbassamento della colesterolemia.
    Per lo scarso contenuto in grassi ed il bassissimo potere energetico (20-30 Kcalorie per 100 g) i funghi coltivati si possono inserire tranquillamente negli schemi dietetici ipocalorici, mentre sono controindicati nelle persone che soffrono di iperuricemia, gotta e calcolosi uratica renale, per la discreta quantità di purine, composti dannosi in queste patologie.
    I funghi in generale vanno consumati velocemente dopo l'acquisto onde evitare che ammuffiscano o fermentino, producendo composti solforati causa di disturbi.
    Il consumo di funghi è consigliabile e auspicabile nell'ambito di una alimentazione equilibrata, visto che per le sue caratteristiche nutritive è una valida alternativa ai soliti ortaggi che consumiamo ogni giorno.
    Notevole valore è da attribuirsi anche all'aroma caratteristico dei funghi, che fa di essi un gradevole complemento alimentare.

Ricerca coordinata dal Dott. Gianluigi Pagano, rivista "Il Cuore Consapevole" sotto il patrocinio del Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Cardiovascolare.

©2003. Azienda Agricola FUNGUS Cordignano (Treviso).